08/03/2015 – L’accesso ad Internet come diritto universale: nell’ambito dell’Agenda Digitale del Lazio, lanciamo un programma per portare entro il 2020 la fibra larghissima (30 mega) in tutti i Comuni del Lazio.
A CHI E’ RIVOLTO
Il “Programma Lazio 30Mega” si rivolge alle ‘Aree Bianche’ del Lazio, ovvero i 336 Comuni del Lazio in cui non è offerto un servizio a Banda Ultra Larga.
PERCHE’
La Regione Lazio intende puntare sulla Banda Ultra Larga con un importante investimento per diffonderla entro il 2020 su tutto il territorio regionale. Maggiore velocità e affidabilità di connessione e trasmissione permetteranno l’erogazione di servizi on-line per cittadini e imprese da parte della PA e dei privati, la diffusione dell’informazione, l’accessibilità e la condivisione del patrimonio pubblico regionale, l’inclusione dei cittadini nella vita amministrativa, l’adozione di nuove applicazioni/servizi che richiedono maggiori performance di banda, a supporto dell’innovazione e del cambiamento nel campo sociale, sanitario ed economico. Le reti a Banda Ultra Larga rappresentano un fattore chiave per lo sviluppo della Società dell’Informazione e sono una condizione necessaria per la crescita economica, come confermato dalle iniziative che la Commissione Europea ha intrapreso nell’ambito del documento “Un’Agenda Digitale Europea” che promuove anche servizi e applicazioni basati su infrastrutture di rete a banda larga e ultra larga.
COME FUNZIONA
Il “Programma Lazio 30Mega” è regolamentato dall’ Accordo Quadro per la realizzazione del Programma Lazio 30Mega – Interventi per la diffusione della Banda Ultra Larga nella Regione Lazio” tra Regione e Ministero dello Sviluppo Economico (MISE). Il potenziamento delle dotazioni infrastrutturali, direttamente collegato alla capacità di innovazione dei singoli territori, rappresenta uno degli obiettivi principali dell’Agenda Digitale Europea e dell’Agenda Digitale Italiana e trova ampio risalto nelle scelte strategiche assunte dall’amministrazione regionale nel documento “Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020” (approvato dal Consiglio Regionale del Lazio con DCR n. 2 del 10/04/2014) che individua, come una delle azioni cardine, l’offerta di reti telematiche ad alta velocità.
Il potenziamento infrastrutturale è quindi condizione necessaria per lo sviluppo e l’innovazione del Lazio, in particolare:
- Le imprese avranno potenzialità di accesso a mercati globali attraverso connessioni a Internet veloci e potranno usufruire/offrire servizi innovativi (ad esempio nel settore turistico-culturale, nell’istruzione e formazione etc.)
- L’amministrazione regionale potrà erogare servizi complessi legati, in particolare, all’assistenza territoriale, alla salute dei cittadini e alla valorizzazione del proprio patrimonio;
- Le PA del Lazio potranno usufruire/offrire nuovi servizi
- Ai cittadini sarà garantita pari opportunità di accesso ai servizi offerti dall’amministrazione pubblica e dai privati, con un incremento della domanda di servizi digitali in relazione alla conoscenza e alla sperimentazione delle tecnologie
Il “Programma Lazio 30Mega” prevede la costruzione e la messa a disposizione degli Operatori di TLC delle infrastrutture abilitanti l’offerta di servizi basati su connettività di almeno 30 Mbps. Per ottenere tale risultato sarà realizzato un intervento che renda disponibile la fibra ottica ad una distanza minore o uguale a 400 metri dalle unità immobiliari (UI). In ogni Comune oggetto dell’intervento dovranno essere collegate in modalità FTTH (con dispositivo di terminazione fibra interno all’edificio) tutte le sedi della PA (centrale e locale), dei presidi sanitari pubblici e i plessi scolastici. L’obiettivo è abbattere il Digital Divide sul territorio del Lazio relativamente alle reti di nuova generazione, distribuendo connettività ad almeno 30 Mbps estendendo fibra ottica ad una distanza minore o uguale di 400 metri dalle unità immobiliari.
Per la realizzazione del “Programma Lazio 30Mega”, l’amministrazione regionale intende utilizzare in via preferenziale il modello d’investimento rappresentato dal “Modello C: Incentivo”, previsto dal regime d’aiuto n. SA.34199 (2012/N), salvo diverse valutazioni di pubblico interesse, connesse a particolari aree della regione, per cui sarà adottato il modello d’investimento rappresentato dal “Modello A: Intervento diretto”, come previsto dal medesimo regime.
Il “Modello C: Incentivo” prevede una contribuzione pubblica alla realizzazione di collegamenti NGAN offerta dall’amministrazione a uno o più Operatori economici privati (Operatore Beneficiario) individuati mediante sistemi a evidenza pubblica. Si tratta cioè dell’individuazione e del cofinanziamento (con contribuzione pubblica per una quota massima del 70%) di un progetto di investimento presentato da Operatori di telecomunicazioni, rivolto alla realizzazione di una rete di accesso passiva a Banda Ultra Larga costituita da infrastrutture di posa e portanti ottici. In coerenza con tale modello, la quota complessiva immessa apparati passivi, componenti tecnologici, cavi, etc.), finalizzati alla realizzazione dell’infrastruttura di telecomunicazioni, e la stessa infrastruttura, resteranno di proprietà dell’Operatore Beneficiario, che si impegna a mantenerne la proprietà per un periodo di tempo che sarà precisato nel bando di selezione e a garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti realizzate con il contributo.
Il “Modello A: Intervento diretto” prevede che l’intervento sia realizzato con fondi totalmente pubblici e che pertanto la proprietà delle infrastrutture realizzate sia di proprietà dell’Amministrazione finanziatrice.
FONTI DI FINANZIAMENTO | |||||
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BILANCIO
REGIONALE |
POR FESR
2014-2020 |
POR FSE
2014-2020 |
PSR
2014-2020 |
FONDO SVILUPPO E
COESIONE 2014-2020 |
ALTRE RISORSE |
Fonte: Ideale Giovani News