Si è conclusa nella tarda serata di sabato, l’attività dei militari della Capitaneria di porto di Gaeta e degli altri Uffici marittimi del Compartimento marittimo che ha consentito l’afflusso dei numerosi pescatori professionisti, che si sono recati presso le sedi dell’Autorità marittima per aderire al Fermo Biologico 2016.Come disposto dal decreto 1732 del 12 luglio 2016 del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, infatti, a partire dal 17 settembre, ha preso avvio l’interruzione temporanea dell’attività di pesca per i pescherecci autorizzati all’esercizio dell’attività di pesca con il sistema a strascico, comprendente le reti a strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti, ad esclusione delle unità abilitate alla pesca oceanica.
Il fermo pesca, per le unità che impiegano tali attrezzi da pesca, riguarda tutti i pescherecci iscritti nei compartimenti marittimi da Brindisi a Imperia, e avrà una durata di 30 giorni.
A partire dalla mezzanotte del 17 settembre, quindi è iniziato l’afflusso dei pescatori professionisti presso le sedi degli Uffici marittimi del Compartimento marittimo di Gaeta, per depositare tutti i documenti di bordo delle proprie unità da pesca, come disposto obbligatoriamente dal Decreto ministeriale.
Per il Compartimento Marittimo di Gaeta l’interruzione temporanea dell’attività di pesca con il sistema a strascico ha interessato 36 (trentasei) unità da pesca.
L’interruzione temporanea dell’attività di pesca è finalizzata a garantire un idoneo equilibrio tra le risorse biologiche e l’attività di pesca.
Durante il periodo del fermo biologico della pesca, che terminerà il prossimo 16 ottobre, è fatto divieto di esercitare l’attività di pesca e le operazioni di sbarco, nelle acque del Compartimento Marittimo di Gaeta, anche alle unità da pesca abilitati ai sistemi di pesca interessati provenienti da altri compartimenti.