Gaeta 26 luglio 2018. Dalla verifica del rispetto delle regole all’incrocio dei dati con la Polizia per stanare chi non versa l’imposta di soggiorno. Prosegue a 360° l’attività di controllo del territorio predisposta dall’Amministrazione comunale ed intensificata soprattutto nel periodo estivo per porre rimedio al malcostume degli affitti in nero e per sanzionare i “furbetti” della tassa di soggiorno. La Polizia locale in collaborazione con l’Ufficio Tributi del Comune di Gaeta grazie all’incrocio di banche-dati della Polizia di Stato, si è attivata per verificare se le strutture alberghiere, BB e case vacanze hanno provveduto al versamento della tassa introdotta nel 2011 con Decreto Legislativo nell’ambito della riforma sul federalismo fiscale. Gli Enti locali infatti beneficiano di questi fondi ricavati dal pagamento della tassa di soggiorno che sono destinati soprattutto alla riqualificazione urbana. Pagarla è dunque un dovere di legge che, se non ottemperato, può portare a sanzioni amministrative ed addirittura penali, sia per il turista che per l’albergatore. Il piano dei controlli avviato in queste settimane è stato predisposto a seguito di un input dell’Amministrazione comunale e dell’Assessore alla polizia locale Italo Taglialatela e prevede una capillare verifica del versamento dell’imposta di soggiorno nel ultimi cinque anni da parte di tutte le strutture presenti in città. “Il nostro obiettivo – precisa Taglialatela – è quello di contrastare ogni forma di illegalità andando ad individuare e sanzionare coloro che evadono il versamento di una tassa di cui ne beneficia la collettività”. “Attraverso una proficua sinergia con il Commissariato di Polizia di Gaeta – prosegue Taglialatela – riusciamo ad individuare gli operatori che non agiscono nella legalità”. “Non escludiamo – conclude l’Assessore – qualora ce ne fossero i presupposti, di segnalare chi non è in regola all’Agenzia dell’Entrate per alcuni aspetti attinenti proprio il contrasto all’evasione fiscale”. Mentre proseguono i controlli con accertamenti informatici su banche-dati e verifiche in luogo da parte dei vigili urbani, in attesa di ulteriori sviluppi, l’Assessore Taglialatela ricorda che la lotta all’evasione “non è solo un dovere giuridico ma lo è anche da punto di vista morale”.