La chiesa di San Nicola viene citata per la prima volta in un documento del settembre 958 relativo all’acquisto di una terra da parte di Leone, presbitero che officiava la chiesa; viene menzionata nuovamente nel 1128 e nel 1321.
Nel XIII secolo venne probabilmente edificata la torre campanaria e nel secolo successivo l’intero edificio fu oggetto di un radicale intervento di restauro in forme gotiche. Tra il XVII e il XVIII secolo l’interno venne arricchito con elementi decorativi barocchi in stucco.
Sulla chiesa insisteva l’omonima parrocchia, presente già nel X secolo, che nel 1459 comprendeva 32 fuochi; ad essa si affiancò una cappellania fondata da Giovanna d’Albito nel 1692. Con la sconsacrazione della chiesa (1809), entrambe vennero soppresse e il territorio della parrocchia passò a quella della cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano e di Santa Maria Assunta.
L’edificio, divenuto di proprietà di Pietro Magnani, con la cui abitazione era confinante la chiesa, cadde in uno stato di abbandono e rovina; il campanile, le cui arcate furono tamponate, venne riconvertito a scopi residenziali. Venne fortemente danneggiata dai bombardamenti della notte tra l’8 e il 9 settembre 1943, che causarono tra le altre cose il crollo di gran parte della volta, e da allora non più ripristinata; è adibita attualmente a giardino privato.
Fonte e foto: Mariano De Angelis