Minacce a Don Antonio: Solidarietà della Chiesa

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Arcidiocesi di Gaeta (LT), Solidarietà a don Antonio Cairo per le minacce ricevute

L’arcivescovo di Gaeta Luigi Vari, unitamente ai sacerdoti della Chiesa di Gaeta, esprime piena solidarietà al sacerdote don Antonio Cairo che questa mattina, davanti alla parrocchia santuario di San Nilo Abate a Gaeta dove è parroco, è stato oggetto di minacce dirette alla sua persona e al suo servizio pastorale.

Da diversi anni don Antonio Cairo è oggetto di offese e attacchi, anche su internet e sui social network, in cui si oltrepassa il limite della dignità e del rispetto personale. Ogni persona è libera di esprimere il proprio giudizio sulle persone e le cose che vive, ma in questo caso il giudizio ha superato il limite della decenza ed è sfociato nell’offesa e nella violenza verbale e fisica.

L’arcivescovo di Gaeta Luigi Vari, seriamente preoccupato per la sicurezza di uno dei suoi sacerdoti, rinnova la vicinanza a don Antonio Cairo mentre condanna le minacce e le offese, verbali e non solo, di cui il sacerdote è stato oggetto.

Riguardo alle critiche rivolte alle feste e alla pietà popolare, in particolare alla festa di San Nilo, si ribadisce l’importanza di questi eventi sacri per la vita delle comunità cristiane e delle nostre città. Soprattutto in estate le feste popolari sono riproposte e riscoperte come momenti di aggregazione. Tra l’altro sembra strano che le critiche siano rivolte solo ad una festa in particolare, con una forza così violenta.

L’arcidiocesi di Gaeta non contribuisce alla realizzazione delle feste delle comunità parrocchiali che, tra l’altro, sono soggette alle autorizzazioni degli enti preposti e a severe normative per tutelare la legalità e la sicurezza dei partecipanti. La realizzazione delle feste non toglie risorse ai poveri che sono serviti dalle comunità parrocchiali, ma spesso diventa occasione per destinare maggiori risorse a favore delle iniziative di carità. Inoltre, spesso le feste sono promosse e realizzate grazie al sostegno economico dei turisti, oltre che dei parrocchiani.

In merito alla vicenda e agli attacchi ricevuti, don Antonio Cairo ha affermato: “È una situazione che va avanti da anni e che serve a screditare il lavoro pastorale di un parroco e dei suoi operatori pastorali. L’attacco riguarda soprattutto la festa di San Nilo vista come espressione di spreco e di megalomania, messa in comparazione con altre feste patronali anche più onerose. Il santuario di San Nilo ospita da gennaio scorso le colazioni solidali al servizio dei più deboli e poveri mentre da febbraio ha la mensa Caritas domenicale. È stato vicino alle popolazioni terremotate ed è sempre attento alle fragilità umane presenti sul territorio. Ringrazio l’arcivescovo Luigi per la sua vicinanza mentre sono disponibile al confronto cuore a cuore sulla pastorale e sulle iniziative che promuovo in comunione con il consiglio pastorale parrocchiale. Io non ho mai preso a parolacce nessuno e, come si chiede di mantenere gli ambienti puliti per il vivere comune, chiedo che si pulisca il cuore, la mente e soprattutto la bocca per un dialogo pacifico“.

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