LA NOSTRA STORIA.
Le origini
Ulisse quindi ormeggiò le sue navi nell’odierno golfo di Gaeta e qui si rifornì d’acqua alle fons Artakie, la Fonte Artace – che ancora sgorga lungo le coste dell’estremità sud della città moderna.
Poi poi furono attaccati dai Lastrigoni, abitanti indigeni, che uccisero la maggior parte dei suoi uomini e distrussero tutte le navi, ma riusci a salvare solo la sua e a salpare verso nord.
“E su l’isola Eèa sorgemmo, dove Circe, diva terribile, dal crespo crine e dal dolce canto, avea soggiorno”.
Così alcuni versi dell’Odissea, il poema dedicato ai viaggi di Ulisse dopo la guerra di Troia, descrivono l’arrivo del re di Itaca nella terra della maga Circe,la quale era una divinità di origine solare, figlia o nipote di Elio, che assumeva luminose e seducenti sembianze di donna e, dotata di poteri magici, con farmaci e incantesimi trasformava gli uomini in animali, e li teneva poi prigionieri nelle sue stalle. Venuta in Italia dalla nativa Colchide, abitava in uno splendido palazzo dell’isola Enea (più tardi identificata con il promontorio Circeo, che anticamente era un’isola, ricongiunta successivamente alla terraferma da cordoni sabbiosi).
In quegli splendidi luoghi la trovò Ulisse, che con l’aiuto di Ermete riuscì a vincere i suoi sortilegi, ad averne per un anno l’amore, un figlio,Telegono, e, infine, ottenne che fosse restituita la forma umana ai compagni trasformati in porci.
Secondo il racconto omerico, il mitico Odisseo avrebbe lasciato molte tracce del suo passaggio nel tratto di costa laziale a sud di Latina, oggi conosciuto non a caso come Riviera di Ulisse e doveva ben conoscere Gaeta se indugiò a lungo in questi luoghi: “Quando mi dipartì da Circe, che sottrasse me più d’un anno là presso Gaeta”……
A cura di Associazione Amate Sponde